Arte, Fonderia, Sarah Del Giudice, Sculture, Tecniche
Nella sua carriera artistica, Sarah, ha utilizzato diversi materiali tra i quali terracotta, gesso e cemento prediligendo il bronzo
per le soluzioni estetiche e per ciò che la lega ad esso.
“La lavorazione di questo materiale ha occupato la mia vita fin da piccola, sono cresciuta in fonderia, dove prima mio nonno, in seguito mio babbo, poi mio fratello Giacomo hanno realizzato oggetti e sculture per me bellissimi. Ho avuto la fortuna di amare questo lavoro quel che cela e l’esperienza che richiede, di trovarmi dentro ad esso”.
La tecnica della fusione a cera persa, prevede la realizzazione di un modello, generalmente in argilla, Sarah lo realizza spesso direttamente in cera che verrà poi riprodotto tramite vari passaggi in una copia in metallo. Da questo modello si realizza uno stampo in negativo che servirà per ricrearne uno in cera vuota che passerà ad una fase di ritocco: “questa è la fase che a me piace di più, il momento in cui si definisce la scultura che dovrà essere la definitiva in fusione”. Una volta ottenuta la fusione l’artista conclude con la patinatura, fase di lavorazione molto importante nel processo creativo di Sarah in quanto completa il suo linguaggio.
“Ho scolpito il legno e il marmo, realizzato sculture in terracotta, gesso e cemento, ma i materiali che sento più vicini per la creazione dei miei modelli sono l’argilla e la cera, perché danno infinite possibilità di realizzazione, hanno una versatilità unica e per la realizzazione finale in fusione sono, secondo me, i più adatti. Trovarmi poi davanti al “miracolo” della trasformazione di un materiale che prima è modellabile ad un altro che in ultima istanza diviene duro, rigido, eterno, mi sembra fantastico. Da maggior forza all’idea creatrice e un valore estetico unico”.